venerdì 30 agosto 2013

Recensione "La Bambina che Salvava i Libri" di Markus Zusak

Titolo italiano: La bambina che salvava i libri
Titolo originale: The Book Thief
Autore: Markus Zusak
Pagine: 576
Editore: Frassinelli (collana Narrativa)
Prezzo: 18,50€

Ho messo la foto e i dati di quella edizione, che potete benissimo acquistare su Ibs.it o Amazon.it, ma essendo consapevole del suo alto costo vi informo che qui c'è un'edizione più recente e meno costosa e con una copertina ancora molto bella. (Io ho comprato l'edizione inglese che troverete qui).
Trama di Ibs: Fu a nove anni che Liesel Meminger iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.
Recensione:
Avevo sentite più che ottime recensioni su questo libro, e...le vale tutte. A partire da ogni personaggio, da ogni vicenda, da tutto. Liesel Meminger ha 9 anni quando viene portata in una nuova casa con nuovi genitori. Piano piano, vediamo come i rapporti si instaurano e si stringono. Tutto ciò è narrato dalla Morte, la quale esprime ogni tanto i suoi pensieri. Liesel è uno dei personaggi più puri che io abbia mai letto; certo, ruba i libri, ma lo fa con un innocenza spaventosa. La seguiamo per gli anni della sua vita, vediamo come matura, la sua mentalità e non ne rimaniamo MAI delusi. Lo stesso per Hans Hubermann. Un altro capolavoro. Lui e la moglie, sono dei genitori straordinari, nel loro modo. Come Rudy Steiner (il vicino che diventa amico di Liesel) e Max. 
La scrittura è molto buona, Zusak riesce a controllare ogni cosa che accada in modo che abbia un filo continuo.
Questo libro ha comunque una linea triste, essendo ambientato nella seconda guerra mondiale, ma non mi sono mai sentita tanto triste da non continuare (a volte quando un libro è troppo deprimente non riesco continuarlo. Qui non è successo) , se non nelle ultime pagine in cui non ho potuto fare a meno di piangere un po'. Per la prima volta ho capito come fosse la vera guerra nelle città tedesche, e ho amato vedere le reazioni dei personaggi agli avvenimenti durante i bombardamenti. Sono grata di aver comprato questo libro, poiché ora è uno dei miei preferiti in assoluto, se non il primo. E sono sicura che prenderò in mano gli altri libri di Markus Zusak. 
Se potessi, gli darei 6 stelle, perché vale la pena di ogni secondo che ci ho passato sopra. 

5 su 5 stelle. 

Alla prossima!









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